Gae Aulenti (1927–2012) è stata una delle personalità più influenti dell’architettura e del design del Novecento. Architetta, designer, scenografa e intellettuale, Aulenti ha saputo muoversi con straordinaria eleganza tra progetti monumentali e oggetti d’uso quotidiano, ridefinendo il ruolo delle donne nel mondo del progetto e portando il design italiano sotto i riflettori internazionali.
Dall’architettura al design
Laureata al Politecnico di Milano nel 1954, Aulenti iniziò a distinguersi negli anni ’60 per la sua capacità di coniugare rigore formale, innovazione e una forte carica espressiva. Collaborò a lungo con la rivista Casabella, dove si formò un pensiero critico e colto, orientato alla trasformazione dello spazio e degli oggetti con sensibilità storica e cultura visiva.
Le lampade iconiche di Gae Aulenti
Il nome di Gae Aulenti è legato in modo indelebile ad alcune lampade diventate veri e propri simboli del design italiano. Lavorando con aziende come Martinelli Luce e Artemide, Aulenti ha creato oggetti capaci di resistere al tempo, per estetica, funzionalità e poesia formale.

Tra le sue lampade più celebri:
- Pipistrello (1965, Martinelli Luce): una delle icone assolute del design italiano. Caratterizzata dalla base telescopica e dal diffusore in metacrilato che ricorda le ali di un pipistrello, questa lampada da tavolo (o da terra) incarna perfettamente il connubio tra tecnologia e poesia.
- King Sun (1967): lampada a sospensione dal carattere scultoreo e teatrale, pensata per illuminare con presenza scenica e allo stesso tempo diffondere la luce in modo omogeneo.
- La Ruspa: lampada da tavolo regolabile con struttura metallica e paralume orientabile, capace di evocare l’idea del movimento e della trasformazione continua.
Un linguaggio fortemente espressivo
La forza del lavoro di Gae Aulenti sta nel riuscire a parlare un linguaggio riconoscibile e universale. I suoi progetti, anche quando legati a contesti molto specifici, riescono a suggerire atmosfere, storie, relazioni. Le sue lampade sono oggetti “presenti”, che non si nascondono ma si impongono con grazia e forza.
Non solo design: i grandi spazi pubblici
Aulenti è famosa anche per le sue architetture e i suoi allestimenti museali. Il suo capolavoro architettonico più noto è il Musée d’Orsay di Parigi, che ha trasformato una vecchia stazione ferroviaria in uno dei più amati musei del mondo. Altri interventi importanti includono il Palau Nacional di Barcellona, la Stazione di Napoli Afragola e il Musée d’Art Moderne di San Francisco.
Un’eredità culturale potente
Gae Aulenti ha lasciato un segno profondo nel panorama del progetto italiano e internazionale. La sua visione andava oltre le mode, puntava a una forma di design come atto culturale, come interpretazione dello spazio e dei bisogni dell’uomo. Le sue lampade, oggi più che mai ricercate, raccontano la storia di un’Italia creativa, raffinata, capace di parlare al mondo.
Conclusione
Scegliere una lampada di Gae Aulenti, come la celebre Pipistrello, significa entrare in contatto con un pezzo di storia del design italiano. Oggetti carichi di significato, bellezza e funzionalità, che arredano ma soprattutto raccontano. Con Gae Aulenti, la luce non è solo una questione tecnica, ma diventa forma, racconto e presenza scenica.