Reggiani è uno dei nomi storici del design dell’illuminazione italiana. Fondata nel secondo dopoguerra, ha saputo fondere estetica e tecnologia in un linguaggio innovativo, diventando un punto di riferimento internazionale. Le sue lampade – soprattutto quelle disegnate da Goffredo Reggiani – sono oggi ricercatissime nel mercato vintage e rappresentano un perfetto esempio del design moderno italiano degli anni ’60 e ’70.
Storia e nascita del marchio Reggiani
La Reggiani Illuminazione nasce nel dopoguerra, in Brianza, per iniziativa di Goffredo Reggiani. In un’Italia in piena ricostruzione, l’azienda si distingue subito per la qualità dei materiali, l’attenzione artigianale e l’interesse verso le nuove tecnologie. Negli anni ’60 e ’70, Reggiani raggiunge il successo grazie a una produzione che unisce estetica rigorosa e innovazione funzionale.
Stile e caratteristiche delle lampade Reggiani
Le creazioni Reggiani si riconoscono per il loro design minimale, strutturato e fortemente geometrico. I materiali predominanti sono l’ottone cromato, l’acciaio, il vetro opalino e – negli anni successivi – la plastica termoformata. Le lampade giocano spesso con moduli ripetuti, sfere, dischi, elementi telescopici e bracci orientabili.
La filosofia Reggiani ruota attorno all’idea di luce come elemento architettonico: non solo decorazione, ma parte integrante dello spazio. Per questo motivo molte lampade Reggiani sono regolabili, modulari, orientabili – pensate per interagire con l’ambiente circostante.
Collaborazioni e il ruolo di Goffredo Reggiani
Pur essendo un’azienda, la Reggiani è fortemente legata alla figura del suo fondatore, Goffredo Reggiani, che ne ha diretto l’identità progettuale per oltre trent’anni. A lui si devono molte delle lampade più iconiche, spesso senza firma o marchio visibile, oggi rivalutate e collezionate.
Negli anni, l’azienda ha anche collaborato con architetti e designer, ma mantenendo sempre una coerenza stilistica forte e riconoscibile. Questo ha permesso a Reggiani di restare nel tempo un marchio cult per gli appassionati di design italiano anni ’60–’80.
Modelli iconici Reggiani
- Applique in ottone cromato: geometriche, spesso orientabili, con diffusori in vetro opalino o metallo smaltato.
- Lampade da terra telescopiche: alte, scultoree, spesso modulari, ideali per ambienti modernisti.
- Lampade a braccio o da soffitto con diffusori a sfera: un mix perfetto tra forma futurista e funzionalità.
- Sistemi modulari a plafone: composti da elementi ripetuti e componibili, pensati per ambienti professionali e abitativi.
Il valore delle lampade Reggiani oggi
Le lampade vintage Reggiani sono oggi oggetti ricercati da architetti, interior designer e collezionisti. Il loro design senza tempo le rende perfette per interni mid-century modern, industriali o eclettici. La produzione degli anni ’60 e ’70 è particolarmente apprezzata per l’uso di materiali di alta qualità e la cura costruttiva.
Molti pezzi sono apparsi in aste internazionali, gallerie di design e collezioni private. Restaurate o mantenute originali, queste lampade continuano a raccontare l’eccellenza del Made in Italy in campo illuminotecnico.
Conclusione
Reggiani non è solo un marchio storico, ma un simbolo di un’epoca in cui la luce è diventata linguaggio di design. Le sue lampade sono vere e proprie sculture luminose, capaci di fondere estetica, funzione e innovazione. Collezionarle significa valorizzare un capitolo fondamentale della storia del design italiano.