FontanaArte non è solo una storica azienda di illuminazione: è una pietra miliare del design italiano. Fondata negli anni ’30, ha saputo unire l’arte del vetro con l’innovazione del progetto, dando vita a lampade e complementi d’arredo diventati vere e proprie icone internazionali. Un percorso unico, in cui l’estetica incontra la funzione, il vetro incontra la luce e l’arte incontra l’industria.
Le origini: Gio Ponti e la nascita del mito
FontanaArte nasce a Milano nel 1932 come divisione artistica della vetreria Luigi Fontana & C. Il progetto è fortemente voluto da Gio Ponti, architetto, designer e direttore della rivista Domus. L’idea è chiara: elevare il vetro da materiale funzionale a protagonista estetico dell’abitare moderno.
Al fianco di Ponti c’è Pietro Chiesa, artista e maestro vetraio, che entra in azienda nel 1933. Insieme firmano le prime grandi collezioni: tavoli, specchi, vasi, lampade con linee pulite e raffinate, che reinterpretano l’Art Déco con una sensibilità moderna.
Gli anni d’oro con Max Ingrand
Nel dopoguerra, FontanaArte trova una nuova voce creativa grazie a Max Ingrand, direttore artistico dal 1954 al 1967. Ingrand è un designer visionario, capace di fondere la tradizione vetraria con il design moderno. Le sue lampade sono eleganti, architettoniche, spesso realizzate in vetro sabbiato, cristallo, ottone.
Alcuni modelli iconici di Ingrand:
- Fontana (1954): la celebre lampada da tavolo in vetro opalino, ancora oggi uno dei prodotti più venduti.
- Regina: lampada sospesa elegante e scultorea.
- Modelli in cristallo molato degli anni ’60, veri gioielli luminosi.
Collaborazioni eccellenti nel tempo
FontanaArte ha collaborato con alcuni dei più importanti designer italiani e internazionali, tra cui:
- Gae Aulenti, che firma la Giova (1964) e successivamente la Pinecone.
- Piero Castiglioni e Renzo Piano, autori di sistemi di illuminazione architetturali.
- Franco Raggi, Formafantasma, David Chipperfield, Federico Peri – protagonisti delle collezioni recenti.
FontanaArte oggi: un’eredità viva
Oggi FontanaArte continua a essere un punto di riferimento per l’illuminazione di alta gamma. Le sue collezioni uniscono tecnologia e tradizione, proponendo soluzioni per ambienti privati, pubblici e contract.
I modelli storici sono ancora in produzione – spesso in edizioni rinnovate – e sono anche oggetti ricercati nel mercato del vintage. La lampada Fontana è considerata un must per ogni appassionato di design italiano.
Il valore collezionistico
Le lampade FontanaArte degli anni ’50–’70 sono oggi presenti nei cataloghi delle principali case d’asta e nelle collezioni di design museale. Ogni pezzo originale, firmato da Ponti, Chiesa o Ingrand, rappresenta un investimento nel tempo e un perfetto equilibrio tra arte e funzione.
Conclusione
FontanaArte è sinonimo di luce raffinata, design colto e materiali pregiati. Ogni sua lampada è un pezzo di storia, un’icona di stile che illumina non solo gli ambienti ma anche la cultura del progetto italiano. Che si tratti di un modello vintage o di una nuova collezione, scegliere FontanaArte significa scegliere una luce con l’anima.