Bruno Gecchelin (1939–2021) è stato uno dei protagonisti discreti ma fondamentali del design italiano del secondo Novecento. Architetto e designer milanese, ha dedicato gran parte della sua carriera alla progettazione di sistemi di illuminazione innovativi, diventando un riferimento nel settore per il rigore tecnico, la pulizia formale e l’attenzione all’ergonomia.
Una carriera tra industria e ricerca
Dopo la laurea in Architettura al Politecnico di Milano, Gecchelin inizia a collaborare con grandi aziende come Olivetti, Saporiti, Poltrona Frau e soprattutto con realtà specializzate nell’illuminazione come **Oluce, Skipper e Arteluce**. Il suo approccio è sempre stato quello del progettista che coniuga funzionalità, estetica e tecnologia: ogni lampada è pensata per risolvere un problema, migliorare l’esperienza dell’utente e inserirsi con discrezione ma carattere negli ambienti.
Le lampade vintage di Bruno Gecchelin
Molte delle lampade progettate da Gecchelin tra gli anni ’70 e ’90 sono oggi considerate veri e propri pezzi vintage da collezione. Linee sottili, materiali di qualità, attenzione alla luce come elemento vivo nello spazio: sono questi gli elementi che rendono le sue creazioni ancora attuali.
Tra le sue opere più celebri:
- Lampada Gesto (Oluce, 1984): una lampada da tavolo minimalista ed essenziale, in alluminio laccato, con testa orientabile. È un perfetto esempio del suo stile sobrio e altamente funzionale.
- Lampada Perla (Skipper, 1980): diffusore sferico in vetro opalino e struttura in metallo verniciato. Sintesi di razionalismo e delicatezza.
- Lampada Edi (1980s): compatta, versatile, progettata con cura per piccoli spazi, ma senza rinunciare al design.
- Lampade da ufficio per Olivetti: sistemi di illuminazione integrati nei mobili da lavoro, dove la luce diventa strumento operativo e parte integrante dell’ambiente.
Un design che non insegue mode
Gecchelin non ha mai ceduto alla tentazione del decorativismo. Le sue lampade si distinguono per l’equilibrio tra forma e funzione, per l’uso intelligente della tecnologia (è stato tra i primi a sperimentare soluzioni con LED, fibra ottica e alogene) e per una coerenza stilistica rara. Ogni dettaglio è pensato, ogni curva ha uno scopo. E proprio questa attenzione al dettaglio ha reso il suo lavoro così longevo.
Ideale per:
- Appassionati di design italiano moderno
- Ambienti professionali, studi e home office
- Collezionisti alla ricerca di lampade funzionali e senza tempo
Conclusione
Il contributo di Bruno Gecchelin al mondo dell’illuminazione è stato silenzioso ma profondo. Le sue lampade vintage sono oggetti che non ostentano, ma conquistano con l’intelligenza del progetto e la bellezza della semplicità. In un’epoca in cui il design è spesso gridato, riscoprire Gecchelin significa fare un passo verso una dimensione più sobria, autentica e raffinata.